Anniversari 2020

In chiusura di questo anno orribile, ricordiamo ricorrenze fauste e infauste con un piccolo esercizio di memoria totalmente fine a se stesso. ()
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A conclusione di un analogo articolo alla fine del 2019, incautamente, si scriveva:” …esce di scena il 2019 e arriva il 2020 che dicono essere anno gemello e bisesto, che chissà quale significato potrà mai avere. Lo scopriremo, se nulla congiurerà contro, nel 2021. E a proposito di previsione, nell’anno 2019 era ambientato il film “Blade Runner” di Ridley Scott, girato nel 1982. Nella realtà non siamo ancora pervenuti a scenari così apocalittici, anche se siamo sulla buona strada. Che il 2020 sia per tutti una buona annata”.
Premesso e promesso che per il 2021 non azzarderemo alcun augurio, non resta che prendere atto con sgomento che gli “scenari apocalittici” si sono ahimè in buona misura avverati nel corso dell’anno testé trascorso… Andiamo dunque a cominciare.

500 anni fa moriva Raffaello Sanzio, sommo artista la cui mostra a lui dedicata nel 2020, alle Scuderie del Quirinale a Roma, è stata in gran parte visitata solamente in modo virtuale, segno evidente di un anno che ha annullato quasi tutti gli appuntamenti e gli eventi dal vivo, ha chiuso teatri e cinema e ha giocoforza intensificato l’utilizzo delle tecnologie, nel bene e nel male.
250 anni fa nasceva Ludwig Van Beethoven, genio musicale assoluto che, con Mozart e Bach, condivide l’Olimpo della musica classica di tutti i tempi; in campo filosofico, nel 1770, nasceva anche Georg Wilhelm Friedrich Hegel, tra i più grandi pensatori di sempre. E’ sempre in quell’anno, almeno per convenzione, che viene fissata la scoperta dell’Australia da parte di James Cook, luogotenente della Royal Navy britannica.
200 anni fa vedeva la luce in quel di Forlimpopoli Pellegrino Artusi, sommo maestro dell’arte di mangiar bene, che merita citazione quanto meno perché, come cantava Jacques Brel, “bisogna pur che il corpo esulti”.
150 anni fa, con la simbolica Breccia di Porta Pia, Roma viene sottratta al potere temporale dei Papi per essere annessa a quello dei Savoia. Nell’anno successivo la città diviene capitale del Regno d’Italia.
Sempre nel 1870 nasceva Maria Montessori, tra le prime donne in Italia a laurearsi in medicina nonché pedagogista ed educatrice ancora oggi molto seguita nelle scuole di tutto il mondo. Il 1870 è anche l’anno di nascita di Vladimir Ilic Uljanov, meglio noto come Lenin.
120 anni fa nasceva uno dei più grandi registi cinematografici di tutti i tempi, sperimentatore e innovatore, anticonformista per vocazione, poeta provocatorio e irriverente. Da “Un chien andalou” (1929) a “Quell’oscuro oggetto del desiderio” (1977) decine di film indimenticabili per la regia di Luis Buñuel. Dalle nostre parti vede la luce nel 1900 uno dei più grandi autori e interpreti del nostro teatro, quel Eduardo De Filippo le cui battute, fra l’altro, fanno ormai parte dell’immaginario collettivo. Una per tutte, decisamente appropriata in questi tristi tempi:”Adda passà ‘a nuttata”.

100 anni fa è ancora evidente l’effetto della conclusione della Prima Guerra Mondiale, in quell’anno nascono, in rigoroso ordine alfabetico, Isaac Asimov, Charles Bukowski, Federico Fellini, Gianni Rodari, Alberto Sordi, Boris Vian e Karol Wojtyla che, in vita, hanno prevalentemente interpretato, in ruoli diversi, aspetti importanti dell’arte del ‘900 (scrittori, registi, attori). Tra i citati, fuori dal coro, compare anche, come è noto, la figura di un Papa…Sempre nel 1920 muore dopo breve e travagliata esistenza Amedeo Modigliani.
90 anni fa nasceva un poeta molto caro ai milanesi per un suo personalissimo e straordinario uso del dialetto: Franco Loi.
80 anni fa l’Italia di Mussolini entra in guerra a fianco della Germania di Hitler e le terribili conseguenze sono universalmente note. In quell’anno, non certo fausto, nascono alcuni degli interpreti più importanti della musica italiana del secolo scorso. I nomi sono eclatanti: Fabrizio De Andrè, Francesco Guccini, Anna Maria Mazzini, in arte Mina, e Ivan Della Mea, forse meno noto al grande pubblico rispetto agli altri ma sicuramente altrettanto significativo. Due altre nascite da segnalare: Al Pacino e Pelè, che molti ancora oggi ritengono il più grande calciatore di tutti i tempi.
70 anni fa esordiva il Festival della canzone di Sanremo che ancora oggi rappresenta lo spirito di un’Italia nazional-popolare, mentre moriva suicida Cesare Pavese, tormentato scrittore che ha coerentemente segnato il passaggio dal fascismo alla democrazia.
60 anni fa le morti eccellenti del campionissimo Fausto Coppi e dello scrittore francese Albert Camus.
In Italia nel 1960 i post fascisti del MSI appoggiano il governo democristiano di Tambroni scatenando la protesta della sinistra con quel movimento che venne chiamato “i ragazzi con le magliette strisce” molti dei quali trovarono la morte per mano della polizia durante scontri di piazza a Reggio Emilia, Genova e in Sicilia.
50 anni fa si gioca a Città del Messico, in occasione dei Campionati mondiali di calcio, una partita destinata a entrare nell’immaginario del gioco del pallone. Con quale punteggio sia finita Italia-Germania lo sanno anche i sassi. Il gol decisivo venne segnato da Gianni Rivera che, nella successiva partita finale con il Brasile, fu inspiegabilmente lasciato in panchina. Ma il 1970 è anche l’anno della morte di Jimi Hendrix, recentemente ricordato sul nostro giornale da Fabio Treves, e di Giuseppe Ungaretti, nonché dell’entrata in vigore della legge sul divorzio e del così detto Golpe Borghese, un pasticcio grottesco combinato dalla destra eversiva che fallì misteriosamente ancor prima di essere messo in atto.
Entra in vigore, dopo l’autunno caldo e in pieno clima di strage di Stato, lo Statuto dei lavoratori, una importante conquista del movimento operaio, e vengono indette in Italia le prime elezioni regionali.
40 anni fa due stragi segnano profondamente le coscienze degli italiani: la bomba alla stazione ferroviaria di Bologna, per mano della destra estrema, e l’abbattimento nel cielo di Ustica di un aereo civile da un missile lanciato ancora non si sa con certezza da chi. Nello stesso anno esce nelle sale cinematografiche un film destinato a divenire di culto come “The Blues Brothers”, straordinario e spettacolare tributo alla musica blues e non solo.
30 anni fa moriva Ugo Tognazzi, attore tra i più significativi interpreti della così detta commedia all’italiana.
20 anni fa muore in volontario esilio in Tunisia Bettino Craxi, discusso e discutibile interprete di una esasperata stagione della politica nazionale. Il 2000 è anche l’anno in cui scompaiono Gino Bartali e Vittorio Gassman, a modo loro interpreti della storia del costume italiano, in senso buono naturalmente.

Un capitoletto a parte meritano quegli anniversari a cifra tonda che riguardano sia la nascita che la scomparsa del personaggio com’è, ad esempio, nel caso di Franca Valeri e Gianrico Tedeschi, entrambi grandi e versatili attori a tutto tondo, nati nel 1920 e morti nel 2020 alla sontuosa età di anni 100.
Nella categoria rientrano anche “l’uomo della provvidenza” (almeno per i francesi) Charles De Gaulle (1890-1970,) lo “spericolato” Steve McQueen (1930-1980), l’agente segreto per antonomasia Sean Connery (1930-2020), l’impegnato musicista John Lennon (1940-1980) e il discusso Diego Armando Maradona (1960-2020).
Su tutti, caso più unico che raro, Gigi Proietti che se ne è andato nel giorno del suo compleanno (2 novembre) esattamente ottant’anni dopo la nascita (1940-2020).
Così è se vi pare. Dimenticanze volontarie e involontarie nonché omissioni non mutano nella sostanza gli echi di un anno che ricorderemo e ricorderanno per la sua particolare drammatica complessità.
Ci attende ora il ventiventuno che, scritto così, fa forse meno effetto…

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