Conversazione sulla nonviolenza (seconda parte)
“La biologia non ci condanna alla guerra e alla violenza, ma pone le nostre menti dinanzi a una gamma di scelte diverse.” (Carta di Science for Peace) Ma quali sono “le scelte” nonviolente di fronte ai sopprusi? Quali le azioni politiche? Come si può essere nonviolentə? Ne parliamo con Annabella Coiro.
Il gioco dell’oca
Ovvero, la narrazione di come un bene pubblico si trasforma in una proprietà privata. Parliamo di Via Mangiagalli 3, la palazzina già sede di ambulatori del Besta e altri servizi sanitari per i cittadini, ora convertita in investimento immobiliare.
Conversazione sulla nonviolenza (prima parte)
Nonviolenza, pacifismo, resistenza passiva… sono tutti la stessa cosa? In occasione della prossima Settimana della Nonviolenza, avviamo qui, con un appuntamento settimanale, un momento di riflessione su una visione che coinvolge ogni livello del nostro agire: sociale, politico e personale. Ne parliamo con Annabella Coiro.
La Comunità scomunicata
In Regione Lombardia, con un dibattito minimo, è stato approvato il regolamento dei collegi e dei consigli di rappresentanza nella “governance” dei distretti sanitari. Strutture delicate il cui funzionamento può garantire o meno la capacità di ascolto delle esigenze sociosanitarie del territorio.
Senza vergogna
Un libro di Giulio Gallera, l'ex-assessore al Welfare di Regione Lombardia silurato dalla sua stessa maggioranza durante la pandemia e sostituito dalla Moratti, scritto allo scopo di vantare il modello di assistenza lombarda, assolversi del proprio operato e addossare tutte le colpe del disastro sanitario lombardo al governo Conte.
Fatto l’inganno varata la legge
La “riforma” Moratti è stata approvata dopo le rettifiche indicate dai Ministeri.
Sanità sospesa?
Un servizio sanitario pubblico sostituito dalle Società di Mutuo Soccorso come nel 1900, è questo il promettente futuro che si prospetta ai nostri figli?
Alla ricerca della sanità perduta (2)
Il giallo delle Coccarde Gialle e dei medici di base in estinzione. In piazza, in camice bianco e mascherine gialle, hanno manifestato contro la sanità di Regione Lombardia rivendicando la centralità della loro figura professionale nella difesa del servizio sanitario pubblico.