The Dressmaker
Malinconico melodramma australiano che mescola e rilegge i generi della commedia, del dramma e del grottesco. Una sorta di favola gotica dove il bene e il male si contrappongono come vuole il copione più classico. Difficile dire chi prevale.
In margine ai premi David di Donatello
Piccola riflessione sul valore dei premi cinematografici.
Fuocoammare
L’isola di Lampedusa nell’impietoso confronto tra normalità ed emergenza. Tra le banalità di vita quotidiana e le tragedie della storia. Assolutamente da vedere.
Sala Gregorianum. Al cinema sotto casa
Buon cinema a un buon prezzo in zona 3.
Antonia
Opera prima di un promettente giovane autore alle prese con la vita e l’opera di Antonia Pozzi, poetessa e fotografa scoperta dai più molti anni dopo la sua morte. Lettura patinata a tratti efficace.
Ave, Cesare!
Delude un po’ l’ultimo film dei fratelli Coen ambientato nel 1951 nella mecca del cinema. Si ride un po’ forzatamente per un progetto che non riesce a trovare la sua strada.
Un bacio
Difficile raccontare l’adolescenza. Il film, che di adolescenza parla, arranca dietro una storia che vorrebbe essere esemplare ma finisce per apparire un po’ artificiosa. C’è materia per discutere.
Lo chiamavano Jeeg Robot
Giudizio sospeso per un film di difficile collocazione. Tra fumetto e cartone animato, la fantasia va oltre la sgradevolezza dei personaggi e degli ambienti. Divertimento fine a stesso? Discutiamone.