Di tutti gli stemmi comunali della città di Milano, quello del Municipio 3 è l’unico che presenta non una ma tre immagini identificative, il Leone di Porta Venezia, le acque del fiume Lambro e l’Abbazia di Casoretto, a simboleggiare una varietà e una diversità che sono congenite del suo tessuto. Il Municipio 3 non ha una, ma tantissime anime, fatte di luoghi, volti e storie profondamente differenti tra loro. Per cercare di coglierle e raccontarle ZETA3 ha voluto ripensare un suo spazio storico, quello della rubrica “I luoghi e le storie”, per ospitare di volta in volta la narrazione di una delle tante identità racchiuse dentro i confini del nostro Municipio.
Un viaggio negli anni ’70 di via Apollodoro insieme a un ex-occupante
Nel 1977 un gruppo di militanti dell’allora sinistra extraparlamentare occupò una delle palazzine di via Apollodoro, credo fosse inverno. Il motivo era la ricerca di spazi per aggregare i giovani della zona e delle scuole della zona tra cui l’attuale Gramsci, Donatelli, Virgilio, Brer, Haiech… La palazzina era disabitata e non utilizzata dall’Aler, posta di fronte al CAD (somministrazione di metadone a ex tossici).
Pallottole e Paillettes. A spasso per corso Buenos Aires e dintorni (I parte)
Un racconto di strada. Nomicosecittà organizza una serie di passeggiate “narrative” per la città, guidate da artisti, scrittori ed esperti per conoscere storie e luoghi di Milano. Il primo appuntamento è stato condotto da Piero Colaprico in zona 3.
Aldo dice: 26 x 1
è la parola d'ordine che a Milano, il 25 Aprile 1945, dà il via all'insurrezione. Dal libro "Oltre il ponte - storie e testimonianze della resistenza in zona 3", pubblichiamo il racconto di quei giorni che segnarono la fine "dell'incubo nero".
Leggi razziale e antifascismo al Carducci
Tratta dal libro “Oltre il Ponte”, riportiamo la testimonianza di Gianfranco Maris, presidente nazionale dell’Aned (Associazione nazionale ex deportati politici nei campi di concentramento nazisti), partigiano combattente, deportato a Mauthausen, che così ricorda la sua esperienza di studente del Carducci.
L’Innocenti
“La storia dell’Innocenti è soprattutto la storia di quegli operai e operaie che hanno consumato le loro esistenze nella produzione, nella fatica giornaliera per un misero salario; nella lotta al fascismo prima, e nella Resistenza poi”. Dal libro Oltre il Ponte - storie e testimonianze della Resistenza a Milano in zona 3, riportiamo una sintesi degli avvenimenti nella fabbrica in quegli anni cruciali.
Le Officine Teodosio: dove i tranvieri prepararono l'insurrezione
Le Officine Teodosio dell' Azienda trasporti milanesi, Atm, oggi sono uno degli ultimi scampoli di lavoro operaio a Milano e conservano una storia densa di eventi, che ci riporta agli anni in cui i tranvieri qui organizzarono la propria lotta resistenziale. Questo imponente edificio razionalista venne costruito negli anni venti, durante la riorganizzazione del trasporto pubblico milanese, e da allora ospita i reparti di manutenzione e riparazione della rete e delle vetture tranviarie. All'epoca, tra via Teodosio e via Casoretto, si susseguivano prati e case isolate e le Officine campeggiavano come un fortilizio in quel nuovo quartiere, ancora sospeso nel limbo tra città e campagna.
Storie di ordinario fascismo
25 marzo 1974 ore 13,00, davanti alla Casa dello Studente a Milano, due neofascisti ferirono gravemente una bambina di 9 anni all'uscita dalla Scuola Elementare Leonardo da Vinci, ferma all'edicola per acquistare delle figurine.
La Casa dello Studente come l'ho vissuta io
Un edificio vecchio, ma pur capace nella sua decadenza di offrire agli studenti, oltre all’alloggio, servizi quali mensa, bar, barbiere, sala biliardi, sala televisione, ambulatorio medico, sala telefoni, salette studio e lettura, palestra, auditorium... cose che oggi sembrano fuori dal mondo.