Corso Buenos Aires, da giugno lavori in corso per un anno intero
Da anni si discute su corso Buenos Aires e sugli interventi per risolvere la impossibile tranquilla coesistenza tra pedoni, bici, auto, servizi commerciali, negozi, bar e ristoranti, concentrati in quella che rappresentava una volta una importante via di comunicazione verso l’est milanese e che oggi è diventato uno spazio urbano a vocazione commerciale, l’antitesi in versione popolare di via Montenapoleone.
La mia impressione, del tutto personale, è che non si è mai voluto affrontare il problema, decidere quali scelte urbanistiche adottare per rendere questa importante parte della città adeguata alle nuove esigenze in termini di vivibilità e di utilizzo dell’ambiente urbano.
Questo ultimo restyling in uno stesso spazio, importante nel contesto del tessuto cittadino, a nulla ha voluto rinunciare, il passeggio e lo shopping, l’intrattenimento e la ristorazione, un poco di verde e di alberelli, la viabilità dolce delle bici e la viabilità malsana delle auto, che rende l’aria irrespirabile. Già oggi corso Buenos Aires è intasato dalle auto, con la nuova sistemazione sarà ancora peggio.
Va ricordato che in piazzale Loreto dovrebbero poi partire anche i lavori per il progetto di rigenerazione urbana Loreto Open Community, ad opera di Nhood, società internazionale di servizi immobiliari, che prevede la rigenerazione della piazza, da trasformare in centro commerciale, mediante un’operazione con cui il Comune cede gratuitamente all’investitore il diritto di costruire sul suolo pubblico, operazione di cui abbiamo dato notizia in diversi articoli (qui , qui) accolta da alcuni con favore, da altri con obiezioni e critiche sia sul piano urbanistico, sia sulle modalità di affidamento.
I lavori in corso Buenos Aires, e quelli a seguire in piazzale Loreto, causeranno notevoli disagi ai cittadini, ai commercianti, ai ristoratori, ai residenti nelle aree limitrofe e potrebbero durare a lungo, stravolgendo le attività del quartiere.
Mi sorgono due interrogativi/considerazioni che pongo anche ai lettori:
1. visto l’impatto che i lavori avranno in termini di vivibilità cittadina, di salute (aria inquinata dai cantieri edili, dai mezzi di trasporto materiali, dal traffico automobilistico) ed in relazione ai costi da sostenere, di certo rilevanti, non sarebbe più logico e conveniente eliminare sin d’ora definitivamente le auto, limitare l’accesso solo ai mezzi di servizio, per rendere tutto il corso un boulevard adatto allo svago, agli acquisti, alla ricreazione civica?
2. corso Buenos Aires, senza auto, sistemato a verde, riservato ai pedoni ed alle bici, può diventare una piacevole risorsa, come ad esempio via Dante, per lo shopping e lo svago. Perché realizzare allora un altro centro commerciale in piazzale Loreto, alienando una piazza pubblica, magari da risistemare, ma in funzione di una nuova viabilità?
Fateci sapere cosa ne pensate con un vostro commento.